Come promesso, ecco un estratto da 101storiesapienti liberamente scaricabile in pdf.
Storie mature
Come promesso, ecco un estratto da 101storiesapienti liberamente scaricabile in pdf.
Storie mature
Ora non posso più rimandare: devo leggere “Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta” perché è morto l’autore, Pirsig.
In #101storiesapienti ho parlato del libro ma solo per dire che non l’avevo mai letto.
Affermare per negare.
Lasciare vuota un’assenza.
Ora non è che mi senta davvero il dovere di leggerlo.
Però il piacere si.
Di cosa parla il libro 101 storie sapienti?
Parla di diversi argomenti apparentemente scollegati tra loro. Ci sono storie che raccontano di classi particolarmente originali. Storie che parlano di insegnamenti profondi tratti da argomenti apparentemente banali. Storie che parlano di amore e storie che parlano di solitudine.
Il filo rosso che collega tutte le storie è una qualche forma di sapienza non ben definita. Una sapienza fondata sull’ignoranza e sulla mancanza. Una sapienza concreta, lontana dalle citazioni colte. Una sapienza che si può trovare in ogni momento della vita umana. Anche in quei momenti un po’ strani in cui apparentemente la sapienza è da un’altra parte.
Mi hanno consigliato di prendere una strada nota, già battuta, una strada che mi farà arrivare al successo.
Mi hanno detto di scrivere racconti erotici e non cose sapienti tipo #101storiesapienti.
Allora mi sono attrezzato. E ho giá pronti due racconti. Li pubblico qui in anteprima.
Racconto 1: lui e lei.
Lui e lei.
Lo sguardo intenso.
I preliminari.
L’atto sessuale.
Il post atto sessuale, senza sigaretta ma con molto cibo.
Stop.
Racconto 2: lei e lui.
Lei e lui.
Lo sguardo intenso.
L’atto sessuale.
I preliminari.
Il post atto sessuale prima dei preliminari, senza sigarette ma con molto cibo.
Stop.
I miei quasi amici mi hanno naturalmente sbeffeggiato quando ho detto pubblicamente che stavo scrivendo una storia dal titolo “L’uomo candeggina”.
Così per darmi un tono ho dato un copri-titolo in inglese.
the bleach man.
Sono andato a controllare se in effetti fosse corrette mettere l’articolo “the” davanti all’aggettivo e al nome corrispondente.
Poi mi sono ricordato di Dick e di “The variable man”.
E ho trovato questo: la versione audio del racconto di Dick.
Vado a finire l’uomo candeggina.
Visto che non ho finito, ne aggiungo un’altra, di storia.
Una sul Burnout.
La sapienza che viene dall’assenza.
È ufficiale: la parola FROTTA esiste.
Forse l’accademia della crusca prevede una serie di usi che casomai andrò a vedermi, prima o poi.
Intanto lo metteró in una nuova storia sapiente.
Io l’ho trovato in Poirot.
Una frotta di ammiratori.
In un giorno sbattuto da un triste maestrale
ho asfaltato la vita degli altri
mandato massaggi malsani
coperto silenzi incupiti.
Saperlo avrei declinato
senza mai svelare l’arcano.
Saperlo avrei masticato
polvere d’oro.
My dear friend,
Vorrei avere una scrittura fredda, razionale, emancipata, matura, senza stereotipi, con personaggi reali che parlano del piú e del meno coinvolgendo l’anziana signora e l’adolescente tosto tosto, il fine intellettuale e il camionista di Voghera.
My dear friend,
Vorrei piacere a tutti.